La primavera è uno dei peggiore incubi per molte persone per via delle allergie.
Molte persone, sanno che si ritroveranno a starnutire di continuo, con gli occhi che lacrimano e il naso che cola. C’è chi la paura la dichiara al ristorante in quanto teme che una piccola quantità di cibo “proibito” possa scatenare uno shock anafilattico. C’è chi manifesta l’allergia con un prurito con la pelle arrossata soltanto per aver toccato qualcosa che non tollera.
Le persone con le allergie primaverili non hanno la vita facile e siccome la risposta immunitaria del nostro sistema immunitario, il quale risponde in maniera anomala a sostanze di per sé inoffensive, non ha limiti. Di allergie primaverili ce ne sono di tutti i tipi: ai pollini, agli alimenti, agli insetti, ai farmaci e alle sostanze di ogni genere con cui si viene in contatto. Secondo i dati riferiti dal Libro Bianco della World Allergy Organization, nel mondo ci sono oltre 300 milioni di asmatici, 400 milioni di persone con rinite allergica, centinaia di milioni di allergici, mentre gli intolleranti a qualche alimento sono stimati in mezzo miliardo. Gli esperti sono molto preoccupati dal continuo sviluppo delle allergie non solo nel mondo occidentale, ma soprattutto nei Paesi in via di sviluppo: in particolare nei centri urbani dove negli ultimi 30 anni la frequenza di alcune allergie, come l’eczema atopico, è raddoppiata o triplicata.
Cause
A differenza che oggi i ragazzi vivono una vita più “sterile”. Passano la maggior parte del tempo al chiuso e la loro flora batterica intestinale è cambiata, per le modificazioni della dieta. Il sistema immunitario di conseguenza, “impazzisce” più facilmente.
E’ stato spiegato in una ricerca condotta in Inghilterra dove sono stati messi a confronto i bambini cresciuti in fattoria con quelli cresciuti in città. I primi avevano una probabilità di sviluppare asma e allergie molto inferiori rispetto ai secondi, questo perché hanno sempre un maggior contatto con un gran numero di batteri durante l’infanzia ciò comporta che il loro sistema immunitario rimane impegnato a combattere contro i germi dell’ambiente e di conseguenza non si “distrae” e non punta la sua risposta contro le sostanze innocue, come invece sempre accade nel bambino allergico. Se a tutto questo si aggiunge la qualità dell’aria che respiriamo,inquinata per colpa dello smog e per il fumo di sigaretta, ecco la spiegazione del maggior pericolo di asma e delle allergie: un sistema immunitario già “indebolito”, esposto continuamente a polveri e gas con effetti pre-infiammatori, prima o poi devia dalla sua funzione principale.
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